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La Danza dei Servi Muti

Ideazione, regia, scenografia e costumi: Senio Giovanni Barbaro Dattena

Coreografie e danza: Manolo Perazzi e Rocco Suma

Interpreti: Manolo Perazzi e Rocco Suma

Costumi e stoffe: Stefania Dessì

 

Un viaggio attraverso i balli di coppia tradizionali, walzer, tango, polka, bolero, ma stravolti da l’interpretazione in chiave contemporanea. L’ironia, il sesso, l’amore, la violenza sono gli ingredienti di questo spettacolo, poco rassicurante come i tempi che ci è toccato in sorte di vivere. 

 

Due personaggi, un uomo e una donna, o due uomini, o due donne o quello che sono,

ballano. Perché ballano? A cosa serve ballare? Cosa vogliono dire dimostrare ballando?

Che senso ha ballare se fuori ci si scalda al fuoco dei cannoni?

 

Ci si prepara per una guerra. La divisa è pulita e ben stirata, il fucile carico e ben oliato, i capelli ben tagliati, gli stivali lucidi, il cappello un po’ spostato a sinistra.

Il tamburo chiama, bisogna andare.

 

In camerino la luce giusta sugli specchi, il cerone, la spugnetta umida, la matita a segnare l’occhio che affascina, il rossetto, le labbra che attraggono, il pennello a creare ombre che danno mistero, la parrucca che svia, il costume dove l’abito fa il monaco.

Si va in scena, bisogna andare.

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